L’eutonia per definizione è la condizione dell’equilibrio psicofisico di un individuo, caratterizzata da uno stato di normalità del tono neuromuscolare, ottenuta con tecniche di concentrazione mentale e di rilassamento. L’eufonia è, in linguistica e musica, l’effetto piacevole prodotto da un suono o da più suoni di parole che si incontrano. La didattica del canto moderno è l’unione di queste due condizioni, sostenuta da un unico pilastro: incoraggiare il lavoro vocale eliminandone lo sforzo.
Come esseri umani parliamo più di quanto cantiamo, quindi spesso i problemi vocali giungono da una scorretta gestione della voce parlata e non di quella cantata. In base alla mia esperienza lavorativa, con più di 100 allievi seguiti, ho notato che in molti casi qualcosa accomuna queste persone. Nel cantato non presentano problemi, mentre nel parlato la voce risulta spesso disfonica. Quindi mi sono chiesta: gli esercizi della voce cantata che effetto potrebbero avere sulla voce parlata?
Molti pensano che esistano due voci: una parlata ed una cantata; in realtà sarebbe possibile affermare che la maggior parte delle persone, se educata bene, “parla come canta”. Le cavità di risonanza amplificano e moltiplicano gli armonici. E lo studio del canto è proprio la ricerca della risonanza e delle sue cavità. Caruso diceva che: «Parlare e cantare sono funzioni simili, prodotte dallo stesso meccanismo fisiologico, perciò sono lo stesso fenomeno vocale». La differenza sta nel fatto che nel cantato generalmente allunghiamo il tempo con cui si pronunciano le sillabe, o meglio le vocali di esse, essendo le uniche componenti sonore dell’emissione vocale.
Un’altra questione riguarda il fatto che per il canto occorre uno spazio di risonanza più grande che nel parlato. Si dà più intensità alle parole e c’è più dinamica del suono, cosa che nel parlato, viene a mancare. Ogni essere umano in un dialogo mantiene più o meno la stessa tonalità, restando sempre sotto il cambio di registro fisiologico, utilizzando al 90% esclusivamente la massa spessa della corda vocale. Dato non meno importante è che la persona non si accorge che la tonalità utilizzata nel parlato non è adatta o funzionale alla struttura stessa del suo vocal tract, alcuni abbassano esageratamente la laringe, altri la alzano troppo.
Se analizziamo le voci dei grandi cantanti durante i loro discorsi, come Freddie Mercury, Whitney Houston, Aretha Franklin, Christina Aguilera, Celine Dion, Mariah Carey…
Autora: Daniela Emilia Ciampitti
Experto Universitario en Método Propioceptivo Elástico (PROEL)
para el tratamiento de los trastornos de la voz
Tutor: Alfonso Borragán
6/2020
Idioma: Italiano